23 Maggio 2020
Messaggio di S.E. Mons. Giovanni Checchinato per la 54^ Giornata mondiale delle comunicazioni sociali
Domenica 24 maggio 2020, solennità dell’Ascensione, nella Chiesa universale sarà celebrata la 54^ Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. Questo il messaggio di S.E. Mons. Giovanni Checchinato, vescovo della diocesi di San Severo, che si ispira al “tema della narrazione” indicato da papa Francesco.
“Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria” (Es 10,2). La vita si fa storia.
«È sotto questa cifra che si colloca il messaggio di quest’anno per la celebrazione della “54^ Giornata mondiale delle comunicazioni sociali – ha evidenziato il Pastore della Diocesi -. Fare memoria e raccontare, come ci suggerisce il testo dell’Esodo, e come ci ripete più volte il Deuteronomio: “Ricordati di tutto il cammino che il Signore tuo Dio ti ha fatto percorrere in questi quarant’anni nel deserto (…) Il tuo vestito non ti si è logorato addosso e il tuo piede non si è gonfiato durante questi quarant’anni”. (Deut 8,2-4) – e ancora – “Li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte”. (Deut 6, 7-9). Sulla memoria e sul racconto si basa tutta la tradizione della Sacra Scrittura e sulla memoria e sul racconto della storia familiare custoditi dai genitori si basa tutta la nostra identità. La storia ricevuta in dono dai nostri genitori ci costruisce. Purtroppo, come dice il testo del messaggio non tutte le storie sono vere e buone: il serpente racconta una storia falsa ad Adamo ed Eva e la loro identità fatta di armonia con sé stessi, con il creato e con Dio crolla miseramente e li rende “divisi” al loro interno e fuori di sé stessi. Se dunque raccontare storie può essere costruttivo di cose nuove, spacciare per vere storie false o incerte può essere distruttivo.
Il mondo delle comunicazioni sociali ha conosciuto negli ultimi decenni una espansione formidabile e ha offerto la possibilità di “raccontare il bene” a un numero sempre più alto di persone – ha continuato Mons. Checchinato -. Interessante, a tal proposito, il numero “moltiplicato” degli utenti di trasmissioni religiose in questo periodo di lockdown, di chiusura, rispetto al tempo ordinario (a tal proposito, un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno messo il loro impegno e la loro professionalità per la diffusione via Mass Media di tante iniziative a sostegno del bisogno umano e religioso delle persone chiuse a casa). Però anche oggi, come nell’Eden, possiamo essere spinti dallo spirito della menzogna a fare tanto male quando ci facciamo complici della diffusione di notizie infondate o volutamente distorte per i più svariati interessi personali o di parte; o quando usiamo i Mass Media per diffondere “in Rete” parole violente, pesanti, minacciose: parole cattive, insomma. “Nessuna parola cattiva esca più dalla vostra bocca” (Ef 4,29) ci esorta san Paolo, ma parole buone che sappiano raccontare le meraviglie che Dio opera nella storia e possano essere custodite da una memoria grata che si colloca come background, come complesso di fatti e circostanze, della nostra vita e della vita dell’umanità – ha concluso il vescovo di San Severo -. Che Maria, capace di custodire e conservare nel suo cuore le meraviglie che Dio aveva operato in lei e nell’umanità, ci aiuti ad essere donne e uomini capaci di “raccontare e fissare nella memoria” il bene che Dio continua a realizzare nella storia».
San Severo, 24 maggio 2020
Ascensione di N.S.
Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali/Addetto Stampa della Diocesi
dott. Beniamino PASCALE